sabato 18 ottobre 2014

PAOLO BASSANI: "IN RICORDO DI MASSIMO BERTONATI"



Paolo Bassani collaboratore di Lèucade
Pagina della memoria
di
Paolo Bassani

Come nasce
un’opera d’arte





IN RICORDO DI MASSIMO BERTONATI

        Parecchi anni fa, proprio nella Piazza di Piana Battolla, incontrai il Professore ed Artista Massimo Bertonati e la sua pittura. Fu facile entrare in sintonia con la sua vocazione creativa e, altresì, con i valori della sua umanità.
In seguito, appresi che tra noi c’era anche un qualche legame di parentela.
Così, Pittura e Poesia trovarono, virtualmente, un’ulteriore ragione per sentirsi unite. Nondimeno, avevamo anche una comune fonte ispirativa: l’ambiente e il nostro paesaggio ligure-lunigianese.  Soprattutto sentivamo un comune affetto per gli alberi, i nostri cari alberi, che sono stati un punto di riferimento importante della nostra antica civiltà contadina. Questa vicinanza mi fu chiara quando il Prof. Bertonati mi invitò alla sua scuola, il Liceo Artistico Cardarelli, per farmi vedere una mostra di pittura realizzata dai suoi allievi. In quella circostanza mi accompagnò anche nella sala audiovisivi per mostrarmi con quale effetto era proiettato il video “Gli alberi: amici generosi, radici della nostra storia”, da me realizzato in collaborazione con Graziano Bancallari.
La decisione dell’Associazione Culturale San Martino di Durasca, di dedicare alla memoria di Massimo Bertonati la manifestazione “COME NASCE UN’OPERA D’ARTE”, assume un particolare significato: vuole ricordare un caro amico che ha voluto e creduto in questa manifestazione ma, altresì, testimoniare come l’arte, che nasce dalla profondità dello spirito, è la massima espressione educativa capace di perpetuare, oltre il tempo, l’immagine e i valori dell’uomo.
        Anch’io, desidero unirmi all’affettuoso ricordo degli amici dell’Associazione Culturale San Martino di Durasca. Lo desidero fare con una poesia dedicata a Massimo.



COME NASCE UN’OPERA…
      (A Massimo Bertonati)


Me li ricordo, sai, i tuoi alberi
nati nella piazza del paese
in quel lontano giorno dell’estate.
Me li ricordo 
nel verde fremito di fronde
placido sussurro nel silenzio.
Alti e solenni me li ricordo,
stagliati nella profondità del cielo
avvolti nella magia d’un sogno.
Alla tua scuola li ritrovai
quando m’invitasti
alla mostra dei tuoi giovani.
D’entusiasmo s’accendeva la tua voce
innanzi al prodigio d’un germoglio
nato dal tuo generoso spargere
   amore per l’armonia dell’arte
     nel perenne solco della semina.
Torna agosto…e con agosto
            la festa di San Rocco:
tele e colori come fiori
adornano ancora la tua piazza.
E anche tu ritorni come allora
spendente nella luce dei colori
    vivo
        nel fresco fremito di fronde.

Paolo Bassani



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