giovedì 22 gennaio 2015

MARIA RIZZI SU "FERNANDO PESSOA"


Maria Rizzi collaboratrice di Lèucade

DA: ALFONSO VINCENZO MAURO TRADUCE "FERNANDO PESSOA"": 

Bellissimo tributo all'Artista di Lisbona, che, nel 1918 pubblicò una piccola raccolta di poesie inglesi. Il suo titolo era semplice e al tempo stesso evocativo: "35 Sonnets".Lo scrittore vi aveva raccolto i suoi sonetti shakespeariani, che avevai niziato a comporre dal 1910. Fernando Pessoa, per la sua prima pubblicazione autonoma, scelse come modalità poetica il sonetto elisabettiano perché in sé esso racchiude molto di ciò che l'Autore voleva far conoscere della sua poesia nel momento dell' esordio pubblico. Le poesie della raccolta "Il Violinista Pazzo" offrono un'ulteriore testimonianza del bilinguismo di Pessoa, che pur dichiarando che sentiva come patria solo il Portogallo, ha lasciato proprio in lingua inglese importanti raccolte di Poesie. Probabilmente l'attitudine a cimentarsi in questa lingua é derivata dal suo lungo soggiorno a Durban in Sudafrica, dove frequentò il liceo, assorbendo gli scrittori classici e romantici inglesi e americani come Shakespeare, Milton, Byron, Shelley, Keats, Poe.Va inoltre ricordato che gli anni di bilinguismo risalgono al periodo immediatamente successivo a Lisbona, che furono caratterizzati dai più rivoluzionari movimenti d’avanguardia dell’epoca.Le poesie de "Il Violinista Pazzo" scaturiscono proprio da questa doppia ispirazione del suo autore, che – come scrive Amina di Munno nella prefazione – è senza dubbio un grande «innovatore, ma è altresì il cultore di principi che trascendono le categorie del tempo, è il modernista e il seguace della tradizione in quel che di mitico ed enigmatico essa racchiude». 

Maria Rizzi 

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