lunedì 11 maggio 2015

FABIO GALVANO: "GLI ULTIMI ANNI DELL'UNIONE SOVIETICA"


In libreria per la casa editrice Della Porta il saggio di Fabio Galvano, corrispondente della«Stampa» a Mosca negli ultimi anni dell'URSS

Gli ultimi anni dell'Unione Sovietica rivivono nelle corrispondenze del giornalista Fabio Galvano, testimone a Mosca degli avvenimenti che hanno posto fine al più grande impero della storia. La rovinosa caduta dell'URSS, l'esplosione che a 74 anni dalla Rivoluzione d'ottobre segnò la fine del grande impero, ebbe subito nel sentimento popolare un capro espiatorio: Michail Gorbačëv. Ancora oggi i russi e persino gli analisti e gli storici di mestiere considerano Gorbačëv il principale responsabile dei mali che tagliarono le gambe alla superpotenza sovietica.  Ma i segnali della rovinosa caduta c'erano già negli anni in cui Andropov, Černenko e Gorbačëv si susseguirono al potere. Fabio Galvano, attingendo alle sue 1951 corrispondenze, scritte proprio in quegli anni per il quotidiano «La Stampa», scrive un libro che racconta come quel drammatico futuro dell'Unione Sovietica già trasparisse inconsciamente in quelle pagine. Attraverso i tre imponenti e indimenticabili funerali sulla Piazza Rossa Fabio Galvano riprende il filo conduttore delle lotte interne e delle miserie di un colosso che andava nello spazio ed era capace di una catastrofe nucleare ma non era in grado di rifornire i negozi di generi alimentari. 



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