mercoledì 16 dicembre 2015

DUE TESI DI LAUREA SULL'OPERA DI DOMENICO DEFELICE

DUE TESI DI LAUREA ALLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA SULL’OPERA LETTERARIA DEL GIORNALISTA E SCRITTORE POMETINO DOMENICO DEFELICE


Nello spazio di neppure quindici giorni, nel mese di dicembre 2015, ben due tesi di laurea sono state discusse, alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata, sull’opera letteraria del giornalista pometino, di origine calabrese, Domenico Defelice, che ha collaborato - o collabora - a centinaia di Testate ( ricordiamo Nuova Antologia, Pietraserena, La Voce di Calabria, La Voce Pugliese, Il Corriere di ReggioLa Procellaria, Alla Bottega, La Voce del Mezzogiorno, Cronaca di Calabria, Minosse, Aspetti Letterari, La Gazzetta Ciociara, La Sonda, Luce Serafica, Satura, Vernice, Il Corriere di Roma  ecc.), che è stato corrispondente per quindici anni del quotidiano Avvenire e che attualmente dirige il mensile Pomezia-Notizie,da lui stesso fondato nel lontano 1973.
Il 2 dicembre, infatti, nell’aula Rosati, alle ore dieci, ha discusso la sua tesi di laurea in Letteratura Italiana:Aspra terra e creazione fertile nell’opera di Domenico Defelice, Aurora De Luca, di Rocca di Papa. La commissione era composta dal relatore chiarissimo prof. Rino Caputo, coadiuvato , dalle prof.sse Lardo, Benigni e Nardi. Il 15 dicembre, alle ore 12, è stata la volta di Claudia Trimarchi, di Frascati, con la tesi “La funzione catartica e rigeneratrice della poesia in Domenico Defelice”.



Segno dell’interesse che suscita nei giovani l’opera di questo artista che da più di cinquanta anni lavora in solitudine, interessandosi sempre con passione di numerosi temi, come la scuola, il lavoro, la religione, la giustizia, la delinquenza, in pagine di prosa e di poesia, spesso venate di tagliente ironia, come nel recente libro (2014) Alleluia in sala d’armi. Parata e risposta - scritto in tandem con il medico specialista psichiatra del Servizio Sanitario Nazionale di Reggio Emilia, Dott. Rossano Onano - e nel quale si affrontano problematiche come la durata del matrimonio (ormai quasi sempre a scadenza!), i gay, le tasse e le imposte, la politica, il razzismo, gli anziani eccetera.


Domenico DEFELICE, nato ad Anoia (RC) il 3 ottobre 1936, risiede stabilmente a Pomezia dal 1970. Il suo mensile Pomezia-Notizie, è stato riconosciuto dalla IWA (International Writers Associacion, USA), nella votazione del 31 dicembre 1999, come “The Best News Magazine of the Year” e, ancora, come “The International Best Poetry Magazine of the Year 2007” dall’International Poetry Translation and Research Centre/The Journal of World Poets Quarterly (Multilingual) - Cina, il 28 dicembre dello stesso anno. E’ l’organizzatore del Premio Letterario Internazionale “Città di Pomezia”, giunto ormai (nel 2015) alla 25a edizione. Componente di Giuria in Premi letterari e artistici, conferenziere, nel 2006, l’IPTRC (The International Poetry Translation and Research Centre/The Journal of World Poets Quarterly – Multilingual – Cina) lo propone per il Premio Nobel. Tra le tante sue opere si ricordano: Con le mani in croce(poesie, 1962); La mania del coltello (dramma in prosa, 1963); Un paese e una ragazza (poesie, 1964); 12 mesi con la ragazza (poesie, 1964); Un silenzio che grida (saggio critico, 1968); Geppo Tedeschi (saggio critico, 1969); La morte e il Sud (poesie, 1971); Andare a quadri (critica d’arte, 1975); Canti d’amore dell’uomo feroce (poesie, 1977); Franco Saccà poeta ecologico (saggio critico, 1980); Pittura di Eleuterio Gazzetti (critica d’arte, 1980); Sicilianità nella poesia di Ada Capuana (saggio critico, 1983); Eleuterio Gazzetti (critica letteraria e d’arte, 1984); Arturo dei colori (racconti, 1987); Saverio Scutellà (critica d’arte, Gran Premio Città di Roma, 1988); Dialoghi all’esca (prosa, 1989); To erase, please? (poemetto, 1990); L’orto del poeta (prosa, 1991);Nenie ballate e canti (poesie, 1994); Meditazioni sulla morte della Prima Repubblica (prosa, 1994); Le poetesse e l’amanuense (critica letteraria, 1996); Dialettica e miti in Partita Doppia di Giulietta Livraghi Verdesca Zain (saggio critico, 1997); Temi umani e sociali in Carmine Manzi (saggio critico, 1998); Alpomo(poema satirico, 2000); Francesco Fiumara (saggio critico, 2000); Un artista del mosaico “Michele Frenna”(critica d’arte, 2001); Resurrectio (poemetto, 2004); L’arte raffinata di Giuseppe Mallai (critica d’arte, 2004);Poeti e scrittori d’oltre frontiera (critica, 2005); Pagine per autori calabresi del Novecento (critica, 2005); Rudy De Cadaval una vita per la poesia (saggio critico, 2005); Francesco Pedrina (critica, 2007); Pregiudizi e leziosaggini (due atti in prosa, 2008); Sensazioni e nebulose. La pittura emotiva di Ottavio Carboni (critica d’arte, 2009); Silvìna Òlnaro (dramma in prosa in tre atti, 2009); Diario di anni torbidi (prosa, 2009); Alberi?(poesie, 2010); Nicola Napolitano (critica, 2011); Eleuterio Gazzetti cantore della Valpadana (critica, 2013);Maria Grazia Lenisa (saggio critico, 2015); A Riccardo (e agli altri che verranno) (poesia, 2015). E’ stato tradotto in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, coreano, cinese e russo e inserito in prestigiose antologie, tra le quali Azimut (della Bietti, per la Scuola Media), Urania (de La Prora, sempre per la Media), World Poetry (del coreano Kim Young Sam), L’Altro Novecento (di Vittoriano Esposito), Calabria Italia Prima (di Paolo Borruto), La poesia del Terzo Millennio (di Santino Spartà e Lucio Zaniboni), World Poetry Yearboo 2013 (di Choi Lai Sheung & Zhang Zhi).

2 commenti:

  1. Quanta acqua è passata sotto i ponti! Conobbi Domenico Defelice nei primi anni Sessanta, grazie al comune amico Aldo Onorati. Sono lieto per questi riconoscimenti alla sua carriera artistica. Conosco ed apprezzo Aurora De Luca, una delle voci più rappresentative della giovane poesia italiana. Claudia Trimarchi non la conosco, ma immagino sia altrettanto brava. Complimenti e auguri a entrambe. E ancora congratulazioni per Domenico Defelice.
    Franco Campegiani

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  2. Grazie Professor Nazario per questo suo articolo; Domenico Defelice suscita interesse e ancora di più è uomo che ispira!
    Ho affrontato la scrittura della tesi come lui stesso mi ha suggerito, per innamoramento! Ringrazio già da ora la stima che Franco ha nei riguardi della mia scrittura. Spero di averla meritata anche questa volta, in cui mi sono cimentata in un nuovo tipo di penna, di lettura e di studio.
    Ho piacere di citare alcune parole estratte dall'intervista a Defelice, che conclude la tesi; mi paiono proprio il senso profondo dell'animo d'uomo e di poeta di Domencio:
    Cos’è, per Lei, l’onesta intellettuale?
    È quella senza aggettivi. L’essere a posto con la propria coscienza. La convinzione di aver fatto sempre il proprio dovere. L’aver fiducia negli altri e specialmente nei giovani, che sono il futuro della umanità. Non può esserci onestà intellettuale e poi fare il mariuolo, l’ipocrita, il disonesto per tutto il resto.

    Redigere questa tesi mi ha arricchita come essere umano e poi come scrittrice.

    Grazie a voi, Nazario, Franco!
    Un caro e affettuoso saluto,
    Aurora

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