domenica 17 aprile 2016

ANNALISA RODEGHIERO: "PREGHIERA ALL'ALBA" DA "DI SPALLE AL TEMPO"


Annalisa Rodeghiero: Di spalle al tempo. VeniLia Editrice. Lozzo Atestino (Pd). Pg. 116



Una poesia snella, fluente, armoniosa, duttile che sa sintonizzarsi con gli abbrivi emotivi. Vi ho trovato un dispiegarsi di euritmiche sonorità, una pluralità di slanci sentimentali che coinvolgono ogni aspetto del vivere: il tempo, la memoria, quel senso di saudade che fa bene al canto, e l’amore, quello totale, plurimo, che volge lo sguardo alla vita, al Cielo, alla terra, al sociale, ad astra.  Già dalla poesia eponima a pag. 66 risalta chiara la poetica della Rodeghiero: parole in un velo di silenzio, tace l’ultimo tormento, primavera mi sento.  C’è una storia, la coscienza della fragilità dell’ora e del giorno, e soprattutto l’intento di guardare avanti in attesa di una primavera che rinnovi la vita... (dalla recensione di N. Pardini).



Preghiera all’alba

Nel  cielo terso dell’alba,
appena disegnata
si scopre ancora,
bianca, la luna piena.

Tutto è silenzio,
immerso nel sonno.
Uno stormo di uccelli
si affaccia al mattino.

Volgo anch’io lo sguardo
a chi mi dona
un giorno nuovo da vivere
e si piega su di me
con amorevole carezza. (Pag. 102 del testo).

3 commenti:

  1. Un libro che ho letto, recensito e molto apprezzato quello da cui è tratta questa lirica di Annalisa Rodeghiero.
    Una poetessa autentica: perché ama ciò che scrive e scrive ciò che ama, perché non ha bisogno di scopiazzare né di inventarsi ciò che non si è.
    Il canto è in lei: è di pronta comprensione per chi ha l'orecchio e il cuore allenati a farsi trasportare dal linguaggio, sempre armonioso, della poesia.
    Certo, più difficile da intendere è per gli altri: quelli che non sanno riconoscerlo quel linguaggio.
    Perché - ditemi - come si fa a non rendersene conto quando si leggono versi come questi qui riportati (un inchino, un inginocchiarsi all'alba, una preghiera laica alla bellezza della vita) o questi altri, che propongo alla vostra attenzione: "Non l'avevi capito! / l'intera gioia voglio...e il pianto intero" - da "Delirio", p. 80 dell'opera citata).
    Chi, se non il poeta - quello vero, però - è disposto a vivere così? Chi ne ha il coraggio?

    Sandro Angelucci

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  2. Quando la poetessa “volgerà lo sguardo”, mentre “Tutto è silenzio”, può immaginare intorno a se, oltre a chi “si piega su di Lei con amorevole carezza,” i buoni pensieri dei lettori stupiti e lusingati da questa sua bella poesia.
    Ubaldo de Robertis
    *
    Ho ringraziato Annalisa Rodeghiero in:
    http://nazariopardini.blogspot.it/2016/04/ubaldo-de-robertis-e-brucia-daparti-del.html

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  3. Li sento e li ricorderò questi buoni pensieri che mi sfiorano l'anima, caro Ubaldo de Robertis e li aggiungerò ad altre carezze ricevute: quella di Nazario Pardini che mi ha preso per mano e mi ha accolto sullo scoglio stendendo i miei versi sul bagnasciuga, quella di Sandro Angelucci che ha voluto aggiungere ai versi della poesia un altro mio verso in cui si sintetizzano e si intrecciano tutto il mio essere e il mio sentire.
    Grazie di cuore a tutti voi.
    Annalisa Rodeghiero

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