giovedì 16 giugno 2016

CLAUDIO FIORENTINI: "RUBRICA SETTIMANALE: INVITO ALLA LETTURA"



Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade 




Mare vecchio, di Donatella Corridore

Si percorre la storia della Libia dagli anni 20 ad oggi. Un siciliano dalla morale irreprensibile si integra perfettamente in Libia ed apre un’agenzia marittima. Le sue vicissitudini sono raccontate con un colto sguardo sulla storia di quel Paese, fino alla cacciata degli italiani, fino alla rivoluzione, e fino al presente. Il ritmo è straordinario, i personaggi sono ben delineati (all’autrice bastano poche parole per farlo), e il linguaggio è lineare. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una narrazione quasi perfetta, racchiusa in un romanzo breve ad ambientazione storica che riassume tradizioni e valori in un susseguirsi frenetico di emozioni.




Brevi storie velleitarie, di Marco Di Pietro 

Eccoci davanti a una raccolta di non storie di non esseri non reali. Un volume un po' scriteriato, un gesto letterario di disobbedienza, condito con un briciolo di follia e proposto da un abile scrittore che, coerentemente, non ha uno schema preciso, ma si lascia andare al flusso della creatività. Insomma, quest'ottima, direi, non-raccolta di non-racconti, surreali e caotici, vanta un eccellente linguaggio e una struttura interessante. Non è una lettura semplice, i racconti sono densi e compressi, ma è originale, stimolante e "velleitariamente" (lo dice l'autore) audace.



Da Caporetto al Piave, di Giorgio Bianchi

La semplicità dei ragazzi che, inconsapevoli, sono partiti a farsi massacrare, sembra essere il fulcro della narrazione, e si rivive in tutta la sua crudezza, quando l'autore ritrae le loro speranze. Bel romanzo, denso, dall'intercedere classico, che narra la grande guerra dal punto di vista dei soldati e delle loro spaventose sofferenze, mentre il senso del ridicolo copre le assurde decisioni prese dai generali. La carneficina e la disfatta sono la norma per un esercito mal vestito e impreparato, che invece della radio usa i piccioni viaggiatori.



Racconti per un mese, di Nicolò Pintacuda

Mette di buon umore ed invita a ridere di se stessi, svelandoci il gusto dello stupore nella sorpresa delle frasi conclusive. Questo è il sunto di questa raccolta di racconti a volte surreali e a volte derisori, tutti molto ben strutturati, equilibrati, scritti in punta di penna, ricchi d’immaginazione, che giocano con la condizione esistenziale dei protagonisti e ne ridono. C'è anche il gusto della sorpresa che, sul finale, si rinnova ad ogni racconto. Meno male, abbiamo tutti bisogno di libri che fanno sorridere.



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