sabato 21 aprile 2018

CARMELO CONSOLI: "LINEA FERRARA - CODIGORO"


Carmelo Consoli
DA:




LINEA FERRARA – CODIGORO

Siamo solo in tre a Quartesana
ad aspettare il regionale.
Siamo ombre stagliate nel riarso
della caligine d’agosto, perse
nel miraggio dei campi.
Qua non fermano i treni che saettano
brividi di vento, urla d’acciaio
e spariscono veloci all’orizzonte.
Il tempo langue sull’unico binario
che sbuca tra i butti delle ortiche.
Cerchiamo la sagoma lenta del treno
nella vampa dell’estate, nel silenzio
del mattino arreso agli oleandri, alle cicale.
Saliamo su due carrozze di ruggini e graffiti,
deserte come le piane di mais e girasoli
che tagliamo nell’inerzia delle ore.

Più che un treno abbiamo preso
sferraglianti vagoni dispersi tra peri, meli
e il rosso delle vigne, più che viaggiatori
attesi ad una meta siamo anime smarrite
nei ricami verdi e ocra della terra,
nell’intreccio sottile dei canali, incantati
dai mietitori che sollevano polveri d’oro
nel secco dell’estate.
             A passo d’uomo, a misura lenta
di alberi, cespugli, fossi e radure,
quasi fosse il viaggio un respirare palmo a palmo
la fragranza delle campagne ecco Codigoro,
le prime case gialle e rosse del paese,
la stazione colore del mattone nell’afa
delle assenze, gli uomini, le donne scendere
e dissolversi, ombre leggere nella controra
delle strade solitarie.  

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